Progetto Cenere

a cura di Fausto Marino e Ines Sirianni

 

Dopo gli incendi che nell’agosto 2021 hanno colpito la Calabria, è nato un progetto fotografico e performativo-corporeo: “Cenere”.
La ricerca intende soffermarsi sul rapporto corpo-terra, natura-affettività.
Abbiamo camminato tra i luoghi inceneriti, tra il fumo e i resti -naturali ed antropici-.
Il fotografo Fausto Mattia Marino coglie i momenti chiave del percorso, utilizzando sequenze temporali e inquadrature con richiami iconici.
La ricerca del dettaglio si alterna ad una visione di insieme tra corpo-natura, che manifesta il contatto perpetuo, a tratti carnale, con la terra e il suo essere lacerata dagli incendi.
Nell’attraversamento dello spazio, la performer Ines Sirianni cinge gli alberi: il tocco come preghiera, empatia, benedizione.
Si immerge, in metamorfosi e in mimesi con le radici. Usa legna per attuare gesti iconografici.
Il contatto genera gesti iconografici: eikonographía, nel senso di eikón-ónos ‘immagine’ e -graphía‘- grafia, laddove grafia è sul/nel corpo.
Il velo del lutto diventa anche quello dell’indicibile, della cruda verità.
Non abbiamo pretese, se non quella della compassione. Patire con. Sentire ciò che ha provato la nostra terra. Siamo luoghi, perché il luogo è identitario del corpo e viceversa.
Da questo, in questo ecosistema, radice esterna e anima personale, esprimiamo la possibilità dell’esserci: rigenerare Presenza.


La nostra missione

L'Essenza di Progetto Cenere

 

Progetto Cenere nasce dalla visione artistica di Fausto Marino, un fotografo che esplora la bellezza e la fragilità del mondo attraverso l'obiettivo della sua macchina fotografica. Ogni immagine cattura un momento unico, una storia raccontata attraverso l'uso evocativo della luce e delle ombre. Questo progetto personale rappresenta una tappa fondamentale nella carriera di Fausto, offrendo uno sguardo intimo e poetico sulla transitorietà della vita.